Sbiancamento dentale

Sbiancamento dentale
Lo sbiancamento dentale è il metodo più semplice ed efficace per riportare i denti al colore bianco originario, senza arrecare alcun danno allo smalto.
Come funziona?
Viene applicato un gel sulla superficie esterna dei denti anteriori, che può essere attivato mediante una fonte luminosa o un catalizzatore.
La reazione chimica che ne consegue, consiste nella liberazione di una grande quantità di ossigeno che, sfruttando la naturale porosità del dente, ci permette di eliminarne le macchie interne, ossia quelle incorporate. Questo “schiarimento” agisce sulla dentina (lo strato più profondo) e soprattutto sullo smalto, risultando particolarmente efficace nei pazienti giovani, nei quali lo smalto è maggiormente preservato.
Occorre precisare che il gel non ha alcuna efficacia sulle protesi o sulle ricostruzioni, quindi potrebbe palesarsi una difformità di colore rispetto ai denti naturali.
Quanti tipi di sbiancamento esistono?
Ne esistono vari tipi: sia domiciliari, utilizzando mascherine su misura, sia professionali, ad uso esclusivo del Medico.
Lo sbiancamento domiciliare può essere eseguito comodamente a casa. Per prima cosa, occorre rilevare l’impronta delle arcate dentali per realizzare delle mascherine personalizzate, che permetteranno al paziente di ripetere la procedura nel tempo: basterà caricarle con un gel di perossido carbammide o di idrogeno, ed indossarle per alcune ore, più volte nell’arco di un mese.
Lo sbiancamento professionale consiste in un’unica applicazione in Studio, possibilmente subito dopo aver effettuato la seduta di Igiene, e prevede l’utilizzo dello stesso gel a più alta concentrazione, potenziato mediante illuminazione con lampada LED o laser.
Ci sono accorgimenti da adottare?
L’effetto dello sbiancamento è immediato e si amplifica nelle 48 ore successive, per cui è consigliabile evitare di fumare e di assumere cibi o bevande “colorati” che potrebbero diminuirne l’efficacia (caffè, vino, pomodoro, liquirizia…). Il risultato è duraturo ma non permanente: a distanza di tempo e specialmente nei fumatori, sarà necessario ripetere il trattamento.
Ci sono effetti collaterali?
In alcuni casi si manifesta una ipersensibilità transitoria, ossia un’aumentata percezione degli stimoli termici (caldo/freddo), banalmente risolvibile mediante dentifrici o collutori dedicati.
E’ possibile schiarire un dente devitalizzato?
Sì, ed in questo caso parliamo di sbiancamento interno o “sbiancamento endodontico”, realizzabile alla poltrona in più sedute e con una metodica leggermente differente: si tratta di inserire il gel all’interno del singolo dente, in una nicchia ricavata sulla superficie palatale/linguale (nei denti anteriori) o masticatoria (nei denti posteriori), e sigillarlo con una pasta provvisoria.
Il paziente può tornare a casa senza attuare particolari precauzioni, evitando solamente di masticare in quel punto; da qui l’espressione inglese “walking bleach”, ossia una tecnica sbiancante che continua ad agire mentre si compiono le normali attività di tutti i giorni.
E’ consigliabile schiarire il dente oltre il necessario, effettuando varie applicazioni di gel, perché spesso si verifica una lieve attenuazione dell’effetto sbiancante nel breve termine.
Una volta ottenuto il colore desiderato, possiamo finalmente sostituire la medicazione provvisoria con un restauro definitivo.